[9]
In
verità
la
difesa per
tutta
questa arringa sarà breve.
Infatti
finché
l’età
di Marco Celio poté
dare luogo
a questo sospetto,
fu difesa
in primo luogo
dal
suo stesso pudore,
poi
anche
dalla
diligenza e dalla disciplina del padre.
Il
quale quando gli diede questa toga virile, non
dirò nulla di me in questo momento;
sia
soltanto,
quanto
voi decidete;
dirò
questo,
subito
questo (lui, Celio)
fu
portato
da me dal padre;
nessuno
vide questo Marco Celio
in
quel fiore dell’età
se
non o con il padre o con me o nella virtuosissima casa di Marco
Crasso,
dove
veniva istruito
nelle
discipline onorevoli.
[10]
Infatti
poiché
è stata rinfacciata a Celio la familiarità
di
(con) Catilina,
si
deve rifuggire
lontano
da
questo sospetto.
Infatti
quando
questo (lui) era adolescente (ragazzo)
voi
sapete che Catilina
aspirava
al consolato con me (contro di me).
Se
mai si avvicinò a costui
o
se mai si allontanò da me (sebbene
molti
bravi ragazzi
hanno
sostenuto quell’uomo malvagio
e
disonesto),
allora
si giudichi Celio come fosse troppo intimo di Catilina.
Ma
infatti
in
seguito sappiamo
e abbiamo
visto
questo
(lui) essere
tra
i suoi amici.
Chi
lo nega?
Ma
io,
quel
tempo dell’età,
che
è per sua natura (di per sé)
debole
ed
esposto
al pericolo
dalla
dissolutezza degli altri,
ciò
in questa istanza
difendo.
Durante
la mia pretura, fu
costantemente con me;
non aveva
conosciuto Catilina;
che
allora (egli)
otteneva la pretura (il
titolo di pretore)
in Africa.
Seguì
allora un anno,
esposi
la causa
di
concussione contro
Catilina. Questo
(lui) era con me;
senza
dubbio non intervenne mai come avvocato a favore di lui (Catilina).
Successivamente
ci fu l’anno,
in
cui io chiesi il consolato;
insieme
a me lo chiedeva Catilina.
Per
niente (mai)
si
avvicinò a quello (a lui),
per
niente (mai) si allontanò da me.
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