[7]
Davvero
mi sono meravigliato (ho trovato strano) e ho tollerato a malincuore
che la parte dell’accusa
sia
stata data esattamente
ad Atratino.
Infatti
né
si addiceva l’età
e
né
quella
lo richiedeva, e
né il pudore
dell’ottimo
adolescente lo
tollerava,
cosa
che avreste potuto comprendere,
che
proprio
lui
si
sarebbe trovato
coinvolto
in
una
tale
arringa.
Avrei
voluto che
qualcun
altro tra voi
(due)
più
forti
si
sarebbe assunto questa posizione
del
detrattore;
alquanto
più
libero e più forte
e avremmo
(avrei) respinto di
più secondo
il nostro (mio) costume
a
questa libertà di sparlare.
Con
te,
Atratino,
mi
muoverò con maggiore riguardo,
poiché
il
tuo pudore mette
un freno alla mia orazione
e sono
debitore
di
tutelare il mio bene verso di te e tuo padre.
[8]
Tuttavia
voglio che
ciò
sia
per te un
monito,
per
prima cosa
affinché
tutti
ti considerino
tale
quale sei,
che
tu ti astenga
tanto
dalla
disonestà delle cose,
quanto
dalla
licenziosità delle parole (asteniti
da un linguaggio troppo libero);
poi
non
dire
quelle cose
contro
un altro,
che
(se) riflesse falsamente su di te, ti farebbero arrossire.
Chi
è dunque,
colui
al quale questa via non si apre,
che
non potrebbe sparlare contro questa età
e anche
contro
questo prestigio,
che
voglia
insolentemente
sparlare,
anche
senza alcun sospetto,
ma
non senza un’argomentazione?
Ma
del tuo ruolo, la colpa è
di
coloro,
che
hanno
voluto fartelo condurre;
una
lode del tuo pudore,
poiché
vedevamo che tu dicevi queste cose malvolentieri,
(una
lode) del tuo ingegno,
con
il quale hai parlato elegantemente e perfettamente.
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