giovedì 12 marzo 2020

Traduzione "Pro Caelio" paragrafi 1-2 [§§1-31]


MARCO TULLIO CICERONE - PRO MARCO CELIO ORAZIONE

[1] Se qualcuno, giudici, per caso ora fosse presente ignaro delle leggi, dei tribunali, delle nostre consuetudini, si stupirebbe certamente, di quale sia la grande atrocità di questa causa, poiché nei giorni di festa e durante i ludi pubblici, quando tutte le attività forensi sono state sospese, un solo giudizio è esercitato, non dubiterebbe, in verità che questo imputato è accusato di tanta scelleratezza, a tal punto che a trascurarlo Roma non potrebbe resistere (stare in piedi); lo stesso venendo a sapere che c’è una legge, che ordina di processare ogni giorno i cittadini sediziosi e scellerati, che armati avrebbero assediato il senato, che avrebbero usato violenza contro i magistrati, che avrebbero attaccato la Repubblica: non disapproverebbe la legge, chiederebbe quale crimine è trattato in giudizio; venendo a sapere che nessun crimine, nessuna insolenza, nessuna violenza è chiamata in giudizio, ma che un adolescente dall’illustre ingegno, è accusato (è chiamato in giudizio) per operosità, per amicizia dal figlio di colui, che egli stesso chiama e ha chiamato in giudizio, e inoltre è attaccato dall’opera di una meretrice: [Atratino] non biasimerebbe la sua devozione verso la patria, (ma) riterrebbe che il capriccio femminile debba essere represso, vi considererebbe laboriosi (voi) ai quali non è permesso neanche essere liberi (da impegni pubblici) quando la collettività è libera (in ozio).

[2] E infatti, giudici, se avrete voluto prestare attenzione diligentemente, giudicare tutti gli elementi di questa causa, così determinerete, che né qualcuno, a cui fosse stato consentito, se mai avesse voluto, si sarebbe abbassato a questa causa, né, essendosi abbassato, alcuno non avrebbe avuto speranza per essa, se non si fosse affidato su un’intollerabile libidine e sull’eccessivo crudele odio di qualcuno. Ma io perdono Atratino, umanissimo e ottimo ragazzo mio amico, che ha come giustificazione per esempio l’affetto, la necessità, l’età. Se ha voluto accusare / chiamare in giudizio, lo attribuisco all’affetto, se è stato comandato, alla necessità, se ha nutrito qualche speranza, alla giovinezza. Agli altri non solo non bisogna perdonare nulla, ma bisogna anche tenergli testa con risolutezza (aspramente).

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